Travel Therapy: il podcast dei viaggi trasformativi

Intervista a Gennaro, un ragazzo che ho incontrato durante i miei viaggi e che è diventato un amico. Anche lui come me è napoletano, lui geologo, mosso da un forte senso di irrequietezza che lo ha portato in viaggio per 7 anni, durante i quali alternava lavoro al viaggio. Fino a quando non si è avvicinato a quello che lo risuonava di più e gli ha mostrato cosa fare e dove.

Nell'intervista di oggi parliamo con Natalia, laureata in architettura sostenibile, ha lavotato in molti paesi del mondo per capire che uno studio di progettazione non è il luogo dove si sente bene. Ha scelto uno stile di vita più dinamico, senza essere legata ad una professione o un luogo fisico. Per lei viaggiare fa parte della vita, iniziare ogni volta in un luogo diverso è quello che la rende felice. Abbiamo parlato di molti argomenti, da quanto sia poco completo il sistema scolastico in Italia al suo viaggio in Pakistan zaino in spalla.

Ho intervistato Chiara una ragazza che ha trovato molte risposte nella meditazione e che ha utilizzato diversi momenti dei suoi viaggi per soggiornare e vivere nei monasteri dell'Asia. Una volta è andata in Cina senza avere informazioni precise su dove fosse il monastero, poi in Nepal e India. Nell'intervista ci racconta come è andata davvero.

Ti presento la seconda stagione di Travel Therapy: le interviste trasformative.

Ogni settimana intervisteremo un viaggiatore o una viaggiatrice che ci aiuterà ad avere un punto di vista novo sul viaggio e su quanto questa esperienza può essere importante per la nostra vita di tutti i giorni.

La cultura della performance arriva anche nel viaggio. Non tutti i momenti della nostra vita sono uguali, non sempre siamo al meglio, non sempre le cose vanno come ci siamo immaginati. E se mentre sono in viaggio capisco di non stare bene e scelgo di tornare? Ho fallito? Sono un fallit*?

Ne parliamo insieme in questa puntata.

Ultimo episodio di questa stagione parliamo di alibi e degli ostacoli che inconsciamente ci mettiamo sul cammino.

Lo sai che una delle più grandi paure dichiarate è perdersi in viaggio? Perdersi per strada, in una grande città! Ma come mai e cosa significa?

Se la quotidianità ci richiede costantemente di essere in "più luoghi" allo stesso tempo, di non perdere mai tempo prezioso, forse il viaggio serve l'opposto.

Ti sei mai trovato nella situazione in cui vorresti prendere un anno di pausa, dallo studio, dal lavoro, dal tuo processo di specializzazione per viaggiare, per schiarirti le idee ed invece hai paura perché temi che quel tempo "buttato" rovini tutto?

Allora questo è l'episodio che fa per te!

Nella settimana del 25 Novembre, all'alba dell'ennesimo femminicidio voglio parlare con voi di quello che per me rappresenta per noi donne il viaggio in solitaria.

Hai mai chiesto a qualcuno anche solo sui social dove saresti potuto andare in vacanza ? O magari sei una di quelle persone a cui tutti chiedono dove andare!

Ma se il viaggio è un momento di svago e benessere perché le persone spesso chiedono dove andare e non sono sicure di quello che desiderano

In un momento storico in cui molte persone viaggiano per scattare selfies in luoghi iconici, viaggiare è un processo che aumenta l'autostima e la nostra consapevolezza o un ulteriore strumento di show-off?

Ovunque ti giri si parla di Nomadi Digitali, sembra che se qualcuno decide di non esserlo sia quasi "strano" ma perché ? Cosa c'è dietro questo stile di vita? Siamo sicuri che sia solo una moda o è il segnale di un cambiamento sociale?

Cosa potrebbe mai accadere se per il tempo del viaggio, tu ti comportassi come se "nessuno" ti guardasse mai, come se "nessuno " sapesse se quella cosa che stai per fare e da te o meno, senza la tua voce interiore che ti giudica anche quando credi stia dormendo.

Quante volte hai giudicato le scelte che hai fatto nel passato? Anche in ambito travel, "se avessi lo stesso tempo ora", "se l'avessi saputo prima di fare figli", siamo così bravi a giudicare che ci dimentichiamo di inquadrare il contesto di vita in cui vivevamo.

Ne parliamo insieme in questo episodio

Ti è mai capitato di provare ansia prima di intraprendere un viaggio o anche solo prima di prenotarlo? Per molte persone è la costante e soprattutto hanno paura di potersi ammalare fuori da casa. In questo episodio paliamo nel dettaglio del perché a volte abbiamo questo tipo di pensieri e di come superarli, ma anche se supererai ogni tipo d'ansia pre partenza, ricordati che viaggiare assicurati è fondamentale, anche semplicemente per andare in Europa.

Faccio Travel Coaching dal 2012, sono stata una delle prime a svilupparlo in Italia, eppure quando lo leggono nella mia bio di Instagram pensano spesso sia un nome simpatico per attirare l'attenzione. Così ho deciso in questo episodio di parlarvi del mio percorso, di come lavoro io, di cosa fa e non fa il travel coaching (spoiler non è una terapia del profondo) e di darvi delle indicazioni per individuare la persona più adatta per voi.

Hai mai sentito la frase "viaggi perché sei in fuga dalla realtà", o "dovresti imparare a stare bene a casa invece di viaggiare sempre"..

Cosa c'è dietro a queste due frasi ? Verità? Giudizi indesiderati? Quanto c'è di vero e quanto di non riconosciuto?

In questo episodio parliamo di percorsi di viaggio e di crescita.

Quando una relazione finisce non è mai piacevole, sia se siamo stati lasciati, sia se abbiamo lasciato sia se la decisione è stata consensuale. C'è un turbinio d'emozioni, un'esigenza di riassestarsi in un nuovo equilibro che all'inizio appare scomodo, fare un viaggio può aiutarci a dare un colpo di spugna, a ripartire con il giusto passo. Ma spesso di fanno degli errori nella scelta della meta e del tipo di viaggio. Ne parliamo in questo episodio.

Ti sei mai trovat* a pensare che la vita non è andata come te la immaginavi da bambin*? Che magari non hai messo su famiglia quando pensavi, che il lavoro dei tuoi sogni non è proprio dei tuoi sogni e ti sta stretta la tua quotidianità.

[Spoiler a me è successo]

Spesso un viaggio ti può aiutare a vedere le cose in modo diverso, ti può aiutare a scoprire nuovi contesti, nuovi modi di vivere, a piantare un seme che sboccerà dopo tempo e che magari ti poterà ad una vita migliore.

Ne parliamo in questo episodio e vi racconto anche la mia esperienza personale.

Ma è vero che in viaggio si rimorchia di più? Se si, come mai, cosa c'è di diverso nella nostra interazione rispetto a quando siamo a casa? Cosa possiamo imparare dalle nostre avventure in viaggio?

Ti sei mai chiesto se c'è un modo per viaggiare e lavorare o per viaggiare per lunghi periodi spendendo praticamente nulla? In questo episodio ti parlo di tre piattaforme: Workaway, WOOF e HelpX che ti permetteranno di vivere ovunque nel modo, lavorando poche ore al giorno in cambio di vitto e alloggio. Non è solo un modo per risparmiare, ma per metterti alla prova in un contesto diverso, conoscere appieno un'altra cultura e stringere legami unici.

Per approfondire puoi leggere:

Ti fideresti a scambiare la tua casa con quella di uno sconosciuto o a dormire sul divano di una persona mai vista prima?

Parliamo di come funzionano le piattaforme di Scambio Casa e Couchsurfing senza peli sulla lingua e vi racconto la mia esperienza con entrambe.

Due opportunità magnifiche per viaggiare quasi a costo zero, ma soprattutto per incontrare l'altro in un modo davvero sincero ed unico.

Sarà un caso che le persone che nella vita hanno viaggiato tanto siano sensibili a temi quali l'ambiente, i diritti umani e che in molti casi affrontino la vita in modo più sostenibile?

In che modo queste due cose sono collegate? Viaggiare ti può portare ad avere più consapevolezza sulla natura o è una bufala?

Ne parliamo insieme in questo episodio.

Da secoli si individua il viaggio in solitaria come strumento per conoscere sé stessi, al pari di un "cammino" ascetico o meditativo, ma è davvero così?

Cosa significa poi nella realtà conoscere se stessi? Scoprire qualcosa che non conoscevamo? E siamo sicuri che questa cosa ci piaccia, sia facile da accettare e calzi a pennello con la vita che avevamo prima di intraprendere il viaggio?

Si dice che viaggiare ci faccia tornare delle persone diverse, in questo episodio ho cercato di mettere in luce cosa significa esattamente questa frase e non solo i suoi risvolti romantici.

Viaggiare con i bambini molto piccoli è possibile? Una follower mi ha chiesto di parlare di questa tematica, di questo momento della vita che forse è ritenuto "sacrificabile" quando abbiamo bambini.

"Dai che viaggiare non è così importante, vai alla spiaggia baby friendly e hai risolto!" Ma non per tutti questa è la soluzione, basta farci condizionare dagli altri, dai sensi di colpa o da indicazioni personali.

Ne parliamo insieme e cerco di esprimere il mio punto di vista come psicologa, come viaggiatrice e come mamma a 42 anni di un bimbo di 1!

In questo momento in cui tutto è digitalizzato, tutto è anticipato sui social, in cui si va nei luoghi non per vederli, ma per mettere delle foto su Instagram, ora che il viaggio per molti è puro ego, è possibile parlare di viaggio low cost ? In che modo si può spendere poco viaggiando, e quindi come si fa a viaggiare per lunghi periodi o in paesi particolarmente cari? Ci sono piattaforme per spendere poco?

Ne parliamo insieme in questa puntata di Tavel Therapy.

Che approccio hai alla vita e al viaggio, fai parte di quel genere di persone che preferisce fare il più possibile perché ha paura di non avere una seconda possibilità o pensi che questo dubbio invece ci dovrebbe portare ad essere più presenti e a fare tutto con cura, con amore e rispettando i nostri tempi?

Ne parliamo insieme in questo episodio.

Anche tu sei innamorato dell'isola di Bali ci sei già stato o è uno dei sogni della tua vita? Forse condividerai queste riflessioni sul suo potere "trasformativo" e l'orientamento del turismo negli ultimi anni. Magari anche tu hai pensato almeno una volta di lasciare tutto e andare a "cercare te stesso a Bali" e chissà anche innamorarti di qualcuno come Julia Roberts.

Quante volte ricevo messaggi di persone che preferiscono non partire, o non prendere una decisione della loro vita che reputano importante perché genitori, fidanzati, amici non "sono d'accordo" e non vogliono farli dispiacere o contraddirli. Eppure parliamo di persone adulte con un'indipendenza economica. Come mai succede così frequentemente? Come dobbiamo reagire per liberarci di questa catena e vivere la vita dei nostri sogni?

Quante volte mi sono sentita dire "io non viaggio da sol* perché amo condividere " come se viaggiare in solitaria sia equivalente all'eremitaggio e come se noi durante la vita di tutti i giorni passassimo ogni istante a condividere quello che facciamo con amici e parenti.

Facciamo un po' di chiarezza sulle varie sfaccettature della parola "condivisione" e su cosa possiamo imparare da questo processo in viaggio.

Viaggiare da soli per un uomo o una donna è uguale? Quante volte mi hanno fatto questa domanda, parliamo un po' di questa tematica senza veli, e ve ne parla una donna che ha viaggiato da sola per più di 10 anni in moltissimi paesi, tra Africa e Sudamerica, un punto di vista concreto, reale e fuori dal patriarcato.

Viaggi e psicologia perché sono così strettamente collegati, in che modo la psicologia mi può supportare nel viaggio, quando mi può aiutare a mettere a fuoco realmente quello di cui ho bisogno e quando invece è uno strumento utile per superare le proprie paure. Paure che in un contesto come quello del viaggio, magari ci possono solo allontanare dal vivere un momento piacevole, ma se alziamo lo sguardo e vediamo oltre, notiamo che quelle stesse paure ci limitano in tanti ambiti della nostra vita.

Ciao Sono Francesca Di Pietro, psicologa turistica e coach, sul web meglio conosciuta come viaggiare da soli. Ho viaggiato in circa 75 paesi, dal 2011 sono on-line e cerco di spronare le persone ad uscire dalla propria area di comfort, di superare le proprie paure rispettando sempre sé stessi e la natura.

Ho sviluppato la metodologia del travel coaching, unendo le mie conoscenze in ambito psicologico e di programmazione neuro linguistica all’esperienza pluriennale di viaggio, un percorso che mi ha permesso di aiutare decine di persone ad effettuare dei viaggi trasformativi, dei momenti di crescita in un periodo critico della propria vita.

Del mio metodo e non solo ne parlo nel mio libro il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

In questo podacast voglio creare uno spazio libero per parlare insieme di quello che c’è dietro il viaggio, di quanto partire non vuol dire semplicemente andare in vacanza, ma evolversi, accrescendo la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e le informazioni sul mondo che ci circonda.

Parleremo di viaggi in solitaria, di psicologia di quello che letteralmente ci frena e quello che ci spinge a viaggiare e a volte a non voler ritornare.

In viaggio il tempo è più dilatato è uno spazio in cui abbiamo davvero la possibilità di metterci in discussione, di vedere altre realtà che non sono la nostra e anche noi stessi da altri punti di vista.